Nelle grandi città il rischio di violenza alle donne aumenta di giorno in giorno, ma per fortuna ci sono anche rimedi per prevenirle e difendersi efficacemente. Ecco cosa abbiamo imparato dall’esperienza di Giulia:

Mi chiamo Giulia, ho 24 anni e vivo in una grande città. Purtroppo qualche tempo fa sono stata vittima di un’aggressione davvero molto brutta. I fatti sono accaduti quando avevo 23 anni. Stavo andando a ballare insieme alle mie amiche e ai miei amici. Una serata normale, come tante altre trascorse in compagnia delle persone con le quali ero praticamente cresciuta. Quella sera però non ero particolarmente “festaiola”, quindi verso le due ho deciso di uscire dal locale per andare a prendere una boccata d’aria.

Prendo la borsetta, la giacca ed esco a fare due passi per rilassarmi, quando a un certo punto un ragazzo si avvicina e mi chiede se ho “da accendere”. Rispondo di si, estraggo il mio pacchetto di sigarette e gli porgo il mio accendino. Mi chiede se possiamo fumare una sigaretta insieme. Sembrava un tipo affidabile, quindi ho detto che non c’era nessun problema.

Abbiamo chiacchierato del più e del meno per una mezz’oretta. Il ragazzo si chiamava Luca, ed aveva più o meno la mia età. Studiava all’Università e aveva dei modi davvero accattivanti. Facciamo due passi, e ingenuamente mi allontano dalle zone più illuminate della strada. Ero su di giri ed emozionata. Pensavo di aver trovato un bel ragazzo, simpatico e intelligente, ed ero contenta di aver fatto la sua conoscenza. Non c’era nulla di cui aver paura – pensavo – ma purtroppo mi sbagliavo di grosso.

Dopo esserci allontanati dai dintorni del locale, Luca è diventato sempre più “appiccicoso”. Mi sfiorava in modo “casuale” i fianchi, le mani, la spalla … Inizialmente sembrava un gesto quasi tenero, ma pian piano ho iniziato ad agitarmi. Quel ragazzo si stava prendendo decisamente troppa confidenza.

 

Un Regalo Provvidenziale

Dentro di me pensavo solamente alla bomboletta di spray al peperoncino che avevo nella borsetta. Grazie al cielo avevo portato con me il regalo che mi aveva fatto mia mamma, uno spray al peperoncino TW1000 Lady. Un regalo insolito, ma davvero provvidenziale. Quando lo avevo scartato mi era sembrato un aggeggio strano, ma in quel momento avrei voluto chiamare mia madre per ringraziarla di averlo acquistato per me. Anche solo avere quella bomboletta dentro la borsetta mi dava una sensazione di tranquillità.

 

Come mi sono Salvata dall’Aggressione

Ad ogni modo, le vere intenzioni di quel ragazzo si sono rivelate dopo pochi minuti. Luca sembrava essere diventato un’altra persona. Faceva avances decisamente troppo spinte, e allungava le mani in un modo che mi stava spaventando seriamente. Per questa ragione mi sono fermata nel bel mezzo del marciapiede, in modo da fare dietrofront e tornare dai miei amici. Purtroppo lui non era affatto d’accordo. Tutto è successo in un attimo. Mi ha spinta contro al muro e mi ha aggredita … mi ha fatta sentire debole e indifesa, ma non potevo permettermi di perdere la lucidità.

Cercando di divincolarmi, ho estratto il mio spray al peperoncino dalla borsa, e ho cercato di puntarlo contro il viso del ragazzo che stava per abusare di me. Ed è stato questo semplice gesto a salvarmi da una violenza che avrebbe segnato la mia vita per sempre. Lui era li che urlava per il dolore e il bruciore provocato dallo spray … e io ho avuto il tempo di scappare e di chiedere aiuto ai buttafuori del locale.

Purtroppo il mio aggressore era già scappato, quando sono intervenuti i buttafuori, ma ho sporto ugualmente denuncia. Quell’individuo non poteva e non doveva passarla liscia. Qualche settimana dopo ho saputo che quel ragazzo aveva provato ad aggredire un’altra malcapitata, e che fortunatamente anche lei era riuscita a salvarsi, e a farlo arrestare.

Se non fosse stato per lo spray antiaggressione oggi il mio racconto sarebbe stato molto più doloroso. Questa esperienza mi ha sicuramente segnata profondamente, e posso dire che da quella sera, non esco più di casa senza lo spray che mi ha salvata!